venerdì 31 ottobre 2008

Biocombustibili dai noccioli delle olive

Da Le Scienze - Il nocciolo rappresenta circa un quarto del peso totale del frutto ed è ricco di polisaccaridi (cellulosa ed emicellulosa) che possono essere scissi in zuccheri più semplici.

I noccioli delle olive possono essere convertiti in bioetanolo, indicato da molti come un possibile, anche se parziale, sostituto dei combustibili fossili e in particolare del petrolio. Il nuovo processo di conversione chimica su scala industriale descritto dai ricercatori delle università spagnole di Jaén e di Granada sulla rivista “Journal of Chemical Technology & Biotechnology”, organo della Society of Chemical Industry's (SCI), offrirebbe così un’opportunità per rendere sfruttabili gli oltre quattro milioni di tonnellate di scarti di olive generati ogni anno in quel paese.