giovedì 23 ottobre 2008

Un premio ai batteri mangia-oli

Dal Sole 24 Ore

È entrata nella top 50 dei prodotti che più rivoluzioneranno l'industria del futuro, BioTiger, la famiglia di batteri mangia- oli frutto di otto anni di ricerche e sperimentazioni condotte dai ricercatori del Savannah River National Laboratory inizialmente su una laguna polacca altamente contaminata (nella quale ora è tornata la fauna selvatica), e poi estese a molti altri ambienti.I BioTiger, ormai brevettati, che saranno premiati il 12 novembre nell'ambito della quarta National Nano Engineering Conference di Boston da Nanotech Briefs, riescono infatti a spezzare le catene degli oli liberando anidride carbonica e altri prodotti non tossici; anzi, alcuni di essi possono essere riutilizzati in lavorazioni industriali quali l'estrazione di petrolio da sabbie bituminose, processo oggi assai poco efficiente, che richiede enormi quantità di acqua, energia e solventi chimici.I ricercatori statunitensi hanno sperimentato i BioTiger in Canada, dove il 40% della produzione nazionale è rappresentato da questo tipo di fonti (mentre negli Stati Uniti non superano il 20%), e aumentato l'efficienza del processo del 50% su quattro ore, e di cinque volte su 25 ore. I BioTiger ci riescono perché si attaccano alle sabbie, staccandone la parte oleosa e permettendo così una separazione molto più conveniente e biocompatibile. Non a caso una delle altre applicazioni sulle quali si punta molto è proprio la pulitura di bacini, sedimenti e terreni (compresi quelli edificabili) contaminati da vari tipi di scarichi industriali.