mercoledì 26 novembre 2008

SassoniaAnhalt, ecco la Solar Valley dove regnano le energie alternative

da Affari & Finanza
Da area in crisi a locomotiva della chimica europea e delle energie rinnovabili. Quello della SassoniaAnhalt è un caso da studiare per capire come sia possibile trasformare una regione simbolo dell’industria tradizionale in crisi, in un centro di attrazione di forze produttive e risorse economiche da tutto il mondo. Complici e fautori della rinascita la lungimiranza della classe di governo, che ha saputo investire sui settori più promettenti per gli anni a venire, e la posizione strategica. L’ex cuore industriale della Germania Orientale è, infatti, un crocevia naturale tra Est e Ovest, tra Nord e Sud Europa, grazie alle numerose vie di comunicazione e alla navigabilità dei canali Mittelland, ElbeHavelKanal e del fiume Elba. Dell’evoluzione compiuta e delle prospettive del Land abbiamo parlato con Reiner Haseloff, ministro dell’Economia e del Lavoro della SassoniaAnhalt e presidente di Ecrn (European Chemical Regions Network) che dice:
"Le cito un dato: il 10% di celle solari a livello mondiale è prodotto SassoniaAnhalt, dove è sorta una Solar Valley con decine di aziende specializzate nel fotovoltaico. QCells realizza nella regione 100 milioni di celle solari all’anno. Intorno a questo colosso si è formato un’area produttiva che ha attirato decine di altre aziende, tra cui SolarWorld, Ersol e First Solar. Nella regione si è sviluppato anche un centro di energia eolica: ad Halberstadt, dove è in funzione l’impianto più efficiente al mondo, con una potenza di sei megawatt. Mentre nella capitale Magdeburgo, la Enercon fabbrica gli aerogeneratori senza ingranaggi più grandi al mondo. Infine a Wittenberg, la città di Lutero, è da poco entrata in funzione la raffineria di biodiesel con il frantoio più grande d’Europa, in cui vengono macinate fino a 200mila tonnellate di olio ottenuto dalla colza".