domenica 7 dicembre 2008

La rivincita del cleantech

«Uscire dall'ottica di breve termine e guardare oltre il 2010», è l'invito di Steven Milunovich, esperto di Merrill Lynch nel settore delle energie rinnovabili. «Quando i problemi di finanziamento conseguenti al credit crunch saranno risolti, la strada verso la sesta rivoluzione tecnologica, quella basata su tecnologie pulite e biotecnologie, potrà ripartire a pieno ritmo», spiega Milunovich. L'esperto ritiene non solo inevitabile, ma altamente auspicabile un progressivo passaggio verso la cleantech, definita come l'insieme delle tecnologie innovative designate a ottimizzare l'utilizzo delle risorse naturali e ridurre l'impatto ambientale. Gli obiettivi sono limitare il surriscaldamento globale e scongiurare potenziali sconvolgimenti climatici, ma anche assicurarsi fonti indipendenti e contrastare i crescenti costi dell'energia. Motivazioni su cui tutti sono d'accordo, ma che al momento non sembrano convincere gli investitori, come dimostra il WinderHill New Energy index, l'indice mondiale che misura la performance borsistica dei titoli verdi, sceso quest'anno del 65%. In netta ritirata anche i nuovi collocamenti che, secondo Dealogic, a livello globale ammontano a soli quattro miliardi di dollari, contro 14 miliardi del 2007. Una volta superata la crisi, che ha drasticamente ridotto la liquidità del sistema, «il ruolo del venture capital è essenziale, sebbene i lunghi tempi di realizzazione e gli elevati capitali che sono necessari per realizzare i progetti di cleantechnology possano rappresentare in alcuni casi un ostacolo non facile da superare». Ma un portafoglio di investimento specializzato nelle energie rinnovabili, che deve avere necessariamente una prospettiva di lungo termine, su quale settore dovrebbe puntare?
L'esperto di Merrill Lynch non ha dubbi: «Sul solare, perchè, nonostante i limiti geografici e gli alti costi che implica, è quello che offre il miglior rapporto prezzo-performance».
(tratto da Milano Finanza)
E anche i grandi gruppi italiani iniziano a muoversi. Questo è quello che l’Eni, ad esempio, su iniziativa dell’amministratore delegato Paolo Scaroni, dichiara di fare ogni anno a favore dell’ambiente : http://sostenibilita.eni.it.2007.bilanciinterattivi.com/impegno/impegno/sviluppo/