martedì 27 gennaio 2009

Eni ed Edison, rilancio made in Italy

Dal Corriere della Sera

L'Eni di Paolo Scaroni e la Edison mettono le mani su nuovi giacimenti di gas e rafforzano la propria presenza sulla scena mondiale.Il giorno in cui le quotazioni del barile di petrolio risalgono la china, avvicinandosi ai 50 dollari, sull'onda dei buoni dati del superindice Usa sull'attività economica (salito a dicembre dello 0,3%), e delle vendite immobiliari americane (aumentate nello stesso mese del 6,5%, mentre era attesa una contrazione), le due società italiane annunciano l'avvio di nuove esplorazioni e la scoperta di giacimenti.Per il Cane a sei zampe si tratta di due nuovi progetti nella parte statunitense del Golfo del Messico: il giacimento Longhorn (la cui produzione, che partirà dal prossimo luglio, ha un picco stimato tra 850 e 1.415 milioni di metri cubi di gas al giorno) e lo sviluppo del giacimento Appaloosa (investimenti per 228 milioni di dollari). Entrambi sono situati nell'area del Mississippi Canyon, comprendente anche la piattaforma Coral (che sarà ampliata per ricevere il greggio di Appaloosa dal gennaio 2010, con un picco di produzione giornaliera di 7.500 barili di petrolio).Edison, in joint venture con Sonatrach, Repsol e Rwe Dea, ha scoperto due nuovi giacimenti di gas nel deserto algerino, che nei test di produzione hanno raggiunto una portata di circa 1 milione di metri cubi di gas al giorno.