lunedì 19 gennaio 2009

Guerra del gas, sconfitta della politica

Dal Sole 24 Ore

Nella ricerca di una soluzione della crisi tra Russia e Ucraina, l'economia corre più veloce della politica. Non dovrebbe essere strano: stiamo parlando di uno scontro sul prezzo del gas. Riguardo alla ripresa del transito verso l'Europa,in teoria una strada è stata trovata. Le compagnie energetiche europee guidate dall'Eni di Paolo Scaroni stanno finalizzando un accordo per acquistare loro stesse il gas dalla Russia, almeno per un periodo di prova, e consentire in tempi brevi la riapertura delle esportazioni. Ieri il presidente russo Dmitrij Medvedev ha aggiunto un elemento complementare, la possibilità che delle banche europee garantiscano l'operazione. L'Ucraina sembra favorevole all'iniziativa. Quanto alla questione bila-terale, la definizione del prezzo per le forniture di quest'anno, c'è stato un momento in cui le due parti non erano troppo lontane. Oggi Medvedev insiste che anche gli ucraini, come tutti, devono accettare prezzi di mercato. Ma nello stesso tempo ha ammesso che i prezzi scenderanno entro fine anno, fino al 60 per cento. Se questa crisi è durata così a lungo, le ragioni e le responsabilità sono altrove.