venerdì 20 marzo 2009

L'eredità del greggio

Gli scienziati che hanno dubbi sulla biologia del golfo di Prince William Sound, in Alaska, si rivolgono a David Janka. «Con più di 30 anni di navigazione, ricercatori, agenzie governative e gruppi ambientalisti mi contattano per informazioni», dice Janka, capitano della Auklet. Janka ha 55 anni ed è uomo di mare. Ma è sufficiente salire a bordo della Auklet, una barca in legno degli anni 50, per rendersi conto di non essere su un tipico charter-boat per turisti. Ogni mensola del battello è colma di pubblicazioni scientifiche che trattano di biologia marina, di geologia dell'Alaska o di oceanografia.Ci sono conchiglie, minerali e oggetti raccolti durante le spedizioni scientifiche. In mezzo due contenitori colmi di qualcosa di fluido ma denso. C'è scritto: «Petrolio-Exxon Valdez, anno 2006». Malgrado la data, riportano a un disastro ambientale avvenuto vent'anni fa.Nell'89 la Auklet è stata coivolta nella lotta contro la marea nera sprigionata dalla Exxon Valdez. La notte del 24 marzo, la superpetroliera si era infatti incagliata contro uno scoglio semisommerso. Dallo scafo erano fuoriuscite 37.000 tonnellate di greggio che avevano contaminato più di duemila chilometri di costa, il più grave disastro ambientale della storia americana. Ma da questo era scaturito anche il più longevo studio sull'ecosistema marino del Paese. Molti ricercatori noleggiano la Auklet per ricerche estive. Dal giorno del disastro, la Exxon Valdez Oil Spill Trustee Council ha ridistribuito 178 milioni di dollari a più di cento ricercatori. Le ricerche che lo coinvolgono sono conseguenza del disastro del 1989 il cui impatto è stato inizialmente sottovalutato. «In genere questi incidenti sono severi all'inizio, poi la natura li riassorbe », spiega Stanley Rice, del National Oceanic and Atmospheric Administration. Nel 2003 ha esplorato il golfo in cerca di tracce della contaminazione. In compagnia di Janka, Rice ha trovato pozze di greggio nella ghiaia di 78 delle 91 spiagge visitate. E ha pubblicato un rapporto in cui sostiene che il golfo contiene ancora almeno 60.000 litri di greggio.Insomma ci sarà ancora da navigare per la Auklet. Esplorare il golfo con gli scienziati può portare alla luce un mondo invisibile dalla supeficie, a cui non intende rinunciare. Al timone della sua biblioteca scientifica galleggiante, Janka continua a condurre gli scienziati nelle acque del golfo. «Con loro imparo molto – spiega Janka –. Ma ora anch'io ho qualcosa dainsegnargli».