lunedì 2 marzo 2009

Petrolio, l'Eni punta sull'Iraq

Eni si prepara a sbarcare in Iraq come prima compagnia internazionale per sfruttare le risorse petrolifere del Paese.Lo ha annunciato l'amministratore delegato della compagnia Paolo Scaroni in un'intervista televisiva rilasciata a " Domenica In", a proposito dell'annuncio della visita di oggi del ministro Scajola in Iraq per la firma di un accordo in campo energetico.Per Scaroni l'Iraq rappresenta «la nuova frontiera che vogliamo aprire, è un po' la nuova Mecca del petrolio, un Paese che è sempre stato ricchissimo di risorse petrolifere ma che per molti anni è uscito di scena dal mondo del petrolio. Ho l'ambizione – ha aggiunto Scaroni –che Eni sia la prima compagnia internazionaleche sbarchi in quel Paese e mi auguro che questo avvenga nei prossimi mesi».In gara per la gestione dei giacimenti di Nassirya, ci sono, oltre all'Eni, i due colossi del petrolio Nippon Oil e Repsol. In una intervista al quotidiano "Il Giornale" in edicola ieri il ministro Scajola aveva detto: «Oggi incontrerò in Iraq i sette ministri che si occupano delle materie del mio dicastero. E firmerò un accordo che ci permetterà di avere in Italia un'altissima percentuale del petrolio estratto in Iraq».Scaroni si è soffermato anche sul calo del prezzo del petrolio che, secondo l'a.d. dell'Eni, porterà a un risparmio per le famiglie italiane tra i 1.200 e i 1.500 euro. «Si tratta di un risparmio netto che rappresenta quasi una quattordicesima, fatto di meno spese per la benzina, meno spese per il gas e per tutte le energie che gli italiani comprano ». Scaroni ha dato due consigli agli italiani alle prese con la crisi economica: uno sul risparmio energetico, «la strada maestra – ha detto – che abbiamo davanti a noi» Un consiglio da cittadino è quello di avere fiducia: «Il nostro è un grande Paese che affronterà la crisi molto meglio degli altri, ne usciremo più forti di prima».