giovedì 24 maggio 2012

Salvare l’ambiente grazie alla cucina


Durante l’Earth Day 2012, Enpa e Wwf hanno invitato ad abbracciare la dieta vegana e vegetariana perché il consumo di carne è responsabile di sfruttamento e deforestazione. Il presupposto alla base dell’iniziativa è la constatazione di come il cambiamento climatico non sia più una problematica rimandabile, dati gli altissimi costi di inquinamento che allevamento e industria intensiva comportano, soprattutto in termini di emissioni di CO2. Senza ricorrere a scelte drastiche si può comunque fare molto in materia di salvaguardia dell’ambiente grazie ad una maggiore consapevolezza riguardo i loro acquisti alimentari, magari preferendo prodotti a chilometro zero o evitando quelle società che notoriamente si rendono responsabili di danni naturali di grande portata. Inoltre questo ha come conseguenza un grande risparmio che in tempo di crisi è sempre apprezzato.  Dieci sono le regole stilate dal WWF in fatto di spesa, cucina e cibo:

·        Acquistare prodotti locali: oltre a regalarsi il piacere di pietanze sempre fresche e di provenienza certificata, si aiuta l’economia della filiera corta italiana e si abbattono i costi di CO2.

·        Mangiare cibi di stagione: in questo modo si abbatte l’inquinamento da trasporto, si contengono le coltivazioni in zone esotiche del mondo responsabili del disboscamento di intere foreste e non ci si rende responsabili dello sfruttamento delle risorse e delle popolazioni dei paesi poveri del globo.

·        Diminuire il consumo di carne: l’allevamento è purtroppo uno dei maggiori responsabili di emissioni di gas serra e del disboscamento. Intere foreste vengono distrutte per fare spazio ad allevamenti intensivi di suini e bovini. La gestione di mangimi e letam, inoltre, si configura come un killer dell’atmosfera, con tassi elevatissimi di produzione di CO2.

·        Scegliere il giusto pesce: prediligere il pesce pescato anziché quello di coltura, seguire la stagionalità delle specie, informarsi sulle taglie previste per legge, consumare pesce locale .

·        Privilegiare prodotti biologici: l’agricoltura biologica, oltre a fornire frutta e verdura sana e saporita, riduce l’impatto ambientale aumentando la capacità di assorbimento del suolo.

·        Ridurre gli sprechi: gran parte dell’inquinamento alimentare deriva da prodotti che finiscono in discarica perché non consumati.

·        Evitare prodotti con troppi imballaggi: dei 540 kg di rifiuti prodotti da un singolo italiano all’anno, il 40% è costituito da packaging.

·        Evitare cibi troppo elaborati: i cibi pronti come i prodotti da freezer o gli snack pesano moltissimo sul tasso di CO2 rilasciato in atmosfera.

·        Bere l’acqua di rubinetto: il business dell’acqua in bottiglia, con tutti i problemi connessi con lo smaltimento dei contenitori in plastica, è davvero dannoso per l’ambiente.

·        Niente sprechi sui fornelli: cucinando si consuma gas ed energia elettrica. Basta qualche piccolo accorgimento, come unire più teglie o cucinare pietanze diverse in un’unica pentola, per abbattere i consumi.