Piu' efficienza per bollette meno care, con l'obiettivo di tagliare i
consumi di energia del 20% nel 2020, ossia circa 50 miliardi in
importazioni di gas e petrolio. Il Parlamento Ue ha definitivamente
approvato a larga maggioranza (632 si', 25 no, 19 astenuti) la direttiva
quadro sull'efficienza energetica, ''colmando - secondo affermato il
relatore, il verde Claude Turmes - una lacuna del pacchetto energia:
fino ad ora l'efficienza era un obiettivo di ambizione politica, ora
invece diventa un obiettivo vincolante''. Entro aprile 2013 ogni Stato
membro dovra' fissare obiettivi nazionali che verranno poi valutati
dalla Commissione Ue.
Se questi non saranno sufficienti a
raggiungere il 20% collettivo, allora Bruxelles potra' imporre ulteriori
interventi. I settori di azione indicati sono quelli dell'edilizia
pubblica, il 10-12% del totale degli edifici, le imprese energetiche di
pubblica utilita', che dovranno migliorare l'efficienza del 1,5%
all'anno, e le grandi imprese, sottoposte a consulenze e revisioni dei
loro piani energetici ogni 4 anni. ''Le misure vincolanti - assicura
Turmes - ci porteranno dal 9% attuale di efficienza (stimato sui livelli
del 2007, ndr) fino al 15%-15,5%''. Il restante 5% verra' colmato dalla
direttiva Cars (1,5%), dalla normativa, ancora in discussione, sulle
caldaie, (1%) e da altre iniziative su frigoriferi e tv.
Le
misure aggiuntive per arrivare al 20% verranno definite dalla
Commissione nel 2014. Per finanziare gli interventi saranno necessari
circa 40-50 miliardi all'anno, facendo ricorso ai fondi strutturali, 18
miliardi, ai prestiti della Bei e, si augura Turmes, a ''project bond''
ad hoc. La Ue nel suo complesso importa energia per 488 miliardi di euro
all'anno, pari al 3,9% del Pil. ''Portogallo, Italia, Grecia e
Spagna'', ha aggiunto il relatore, ''sono i Paesi piu' dipendenti dalle
importazioni, e' evidente il rapporto strettissimo tra maggior
efficienza energetica e un'economia che produce risultati piu' positivi,
senza considerare i posti di lavoro che verrebbero creati per le
ristrutturazioni''. Soddisfazione da parte del gruppo Ppe per la
''flessibilita' inserita nella normativa, una posizione condivisa anche
da Oreste Rossi della Lega Nord. I socialisti e democratici sottolineano
come ''la crescita verde sia una chance per l'Ue'' e Andrea Zanoni,
dell'Idv, plaude a ''un passo fondamentale per la lotta al cambiamento
climatico''.
(da efficienzaenergetica2008.blogspot.it)
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