Le nuove specie scoperte in Amazzonia, il riscaldamento globale con il
novembre appena trascorso registrato come il più caldo di sempre, e
l'alluvione in Sardegna. Queste le tre instantanee da ricordare per il
Wwf nel 2013, come eventi simbolo per fare un "bilancio" su
biodiversità, cambiamenti climatici e dissesto del suolo e per avviare
"una riflessione per impegni concreti dal nuovo anno".
L'Amazzonia, "l'oasi vivente del Pianeta: lo scorso autunno è stata
annunciata la scoperta di oltre 440 nuove specie di animali e piante".
Tra le specie scoperte una minuscola rana piccola come un unghia del
pollice. Però, ricorda il Wwf, "in Amazzonia è incombente il rischio
deforestazione".
Il novembre 2013 è stato "eletto" dal Noaa (il Centro climatico
statunitense) "a mese più caldo mai registrato, con temperature
superiori di 0,78 gradi rispetto alla media globale del XX secolo". Le
osservazioni scientifiche - spiega il Wwf - arrivano a conclusione di
"un anno di eventi climatici estremi che hanno attraversato tutto il
globo, tra cui le alluvioni nelle Filippine e quelle accadute in
Sardegna". L'alluvione del 18 novembre in Sardegna è per l'associazione
"la dimostrazione plastica di come in Italia si sottovalutino gli
effetti sugli ecosistemi naturali provocati dal consumo del suolo e
dalla cementificazione del territorio, e non si faccia prevenzione del
rischio idrogeologico". E "quanto è accaduto in Sardegna non rappresenta
certo l'eccezione, ma la regola: tutta l'Italia è costantemente a
rischio". (fonte Ansa)
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