martedì 21 febbraio 2012

L’hamburger artificiale che aiuta l'ambiente

L'eccessivo consumo di carne, nella nostra dieta alimentare, non costituisce solo un problema per la salute dell'individuo, anche per quella del pianeta. Per produrre un chilo di carne di manzo servono 15mila litri d'acqua e per venire in contro alla richiesta del mercato vengono allevati tre miliardi di animali, causando uno squilibrio delle risorse del pianeta. Insomma, la carne è un problema, sotto vari aspetti. Un problema che potrebbe essere risolto con la produzione di un nuovo tipo di carne in provetta. Qualcuno sta per riuscirci.

Mark Post, direttore del dipartimento di fisiologia dell' Università di Maastricht, durante il meeting della American Academy of Arts and Sciences a Vancouver, Canada, ha annunciato di essere sulla buona strada per creare l'hamburger artificiale. Post e il suo team di ricercatori sono riusciti a "coltivare" in un siero di feto di vitello minuscoli pezzi di muscolo ottenuti dalle cellule dei muscoli delle ossa. Mescolando questi pezzi con sangue e grasso, ottenuto artificialmente, si arriverà all'hamburger artificiale definitivo.

Post afferma che i tessuti prodotti in laboratorio hanno la stessa struttura di quelli originali. E anche lo stesso sapore? Calma, una cosa per volta. Carne e sapore sono due fattori su cui lavorare separatamente, come ha spiegato il professore, bisognerà capire “ quali componenti della carne producono effettivamente il gusto”. Comunque, l’hamburger artificiale potrà risultare forse più buono, sapendo che la sua produzione diminuisce del 60% l’impatto ambientale.

Produrre il primo eco-hamburger è costato 250mila euro, ma Post invita a non lasciarsi impressionare da questa cifra. Nel tempo la tecnologia migliorerà e i prezzi scenderanno. Il primo hamburger compatibile non rimarrà in una teca del laboratorio, ma passerà alla cucina e verrà servito al ristorante Fat Duck di Berkshire dallo chef tre stelle Michelin Heston Blumenthal.
(da life.wired.it)