lunedì 11 giugno 2012

Pechino e Madrid alleate per le energie rinnovabili

Cina e Spagna hanno deciso di ampliare la propria cooperazione bilaterale nel commercio e nelle energie rinnovabili, nel tentativo di migliorare ulteriormente i rapporti tra i due paesi. L'annuncio dell'impegno, come riportato da ChinaDaily, e' stato dato da Wu Bangguo, presidente del Comitato Permanente dell'Assemblea Popolare Cinese, e Mariano Rajoy, primo ministro spagnolo, durante un meeting in Spagna. Lo stesso Wu ha confermato che i rapporti tra i due paesi sono "ai massimi storici". La proposta di Wu e' racchiusa in tre punti programmatici: preparazione di rapporti di scambio biunivoci che rafforzino investimenti e commerci tra i due paesi; potenziamento del settore delle energie rinnovabili; rafforzamento degli scambi culturali tra le due nazioni che incentivino anche il turismo. Durante l'incontro, Rajoy ha anche rassicurato in merito alla situazione economica della Spagna e alle misure contro la crisi del debito, per poi ringraziare il paese asiatico per l'aiuto economico dato durante il massimo periodo di crisi. Wu, dal canto suo, ha confermato che la Cina non abbandonerà l'Europa al suo destino ed anzi l'aiuterà a superare le difficoltà dovute alla congiuntura economico-finanziaria attuale. Quella spagnola e' stata la tappa conclusiva di un tour di sei giorni che ha visto Wu Bangguo visitare anche i Paesi Bassi, la Croazia e il Lussemburgo. (AGI)

domenica 10 giugno 2012

Elisa Cesaretti: serve un piano di edilizia sostenibile

"Il recente terremoto in Emilia Romagna, il grave dissesto idrogeologico, i danni subiti dal patrimonio abitativo, agricolo, industriale, infrastrutturale, artistico e culturale e la morte di operai sotto le coperture di capannoni, fanno riflettere sulla necessità di messa in sicurezza del nostro Territorio". Lo ha dichiarato la presidente di Ascomac Elisa Cesaretti in occasione del seminario "Formazione e verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro per la realizzazione del Cantiere a impatto zero". Secondo Cesaretti "l'edilizia sostenibile è la risposta anticiclica, non solo alla attuale crisi economica, ma anche organizzativa, realizzabile attraverso l'avvio immediato di un Piano straordinario antisismico ed energetico sia per le nuove costruzioni sia per il consolidamento e miglioramento degli edifici pubblici e privati esistenti".

sabato 9 giugno 2012

Nessuna correlazione tra terremoto ed attività di stoccaggio gas

"Nessuna correlazione tra terremoto ed attività petrolifere" assicura Assomineraria, che auspica una maggiore obiettività scientifica nel vagliare le cause del sisma in Emilia per evitare facili speculazioni e argomentazioni pretestuose che non solo non danno una spiegazione di quanto accaduto, ma procurano allarme sociale e provocano ancora più sconcerto tra coloro che sono stati colpiti dagli eventi.

Assomineraria si riferisce alle notizie apparse negli ultimi giorni su alcuni organi di stampa e in trasmissioni tv, come ad es. Report, che imputerebbero alle attività petrolifere di essere una delle cause del terremoto in Emilia Romagna,
L’argomento dovrebbe essere affrontato con il massimo rigore scientifico e proprio per dare un contributo alla comprensione di quanto accaduto, Assomineraria ha pubblicato un articolo del Prof. Carlo Doglioni, del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università La Sapienza di Roma, che, insieme a quello di Bologna, rappresenta il polo scientifico che più da vicino ha studiato per molti anni le relazioni tra attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi nel territorio emiliano. Nella nota (http://www.assomineraria.org/news/attach/doglioni060612.pdf), si esclude qualsiasi correlazione tra il fenomeno sismico avvenuto in Emilia e le attività legate alla ricerca, coltivazione e stoccaggio di idrocarburi.
 Inoltre, per completezza di informazione, Assomineraria ritiene importante aggiungere che nella zona colpita dal sisma, o in qualsiasi altra zona d'Italia, non sono mai state eseguite attività di “fracking” mirate alla produzione di “shale gas”.

venerdì 8 giugno 2012

Giappone: il rilancio del nucleare è vitale

Il rilancio dell'attività nucleare ''è vitale in Giappone, un paese privo di risorse naturali'', per ''aiutare l'economia e il sostentamento dei suoi abitanti''. Lo ha detto il premier nipponico Yoshihiko Noda nel corso di una conferenza stampa in cui ha motivato la necessità di riaccendere le unità n. 3 e 4 della centrale atomica di Oi. "Il nucleare è una fonte di energia importante e la sicurezza energetica è una delle questioni più rilevanti sul territorio", ha aggiunto Noda, sottolineando tuttavia l'esigenza di ''evitare, con le misure di sicurezza appropriate, possibili incidenti come quello di Fukushima''. In seguito al terremoto/tsunami dell'11 marzo del 2011 e all'incidente nucleare che investì il Paese, le autorità nipponiche hanno chiuso i 50 reattori atomici per lavori di manutenzione e revisioni della sicurezza. (ASCA)

giovedì 7 giugno 2012

Clini: avviata task force per l'uso delle risorse naturali

"Abbiamo avviato proprio due giorni fa una task force europea che ha l'obiettivo di definire entro la fine dell'anno gli indicatori di efficiente e sostenibile uso delle risorse naturali". Lo ha detto il ministro per l'Ambiente Corrado Clini a Trieste a margine di un intervento allo stabilimento Illy.
"Sono indicatori - ha aggiunto Clini - che servono per integrare la valutazione del prodotto interno lordo con la valutazione della sostenibilita' della crescita economica. E nel momento in cui incominceremo a introdurre a livello europeo questo criterio, cio' poi si tradurra' in obiettivi e obblighi per gli Stati membri e per le imprese". (AGI)

mercoledì 6 giugno 2012

Napolitano: serve equilibrio tra risorse produttive e stili vita

"Le calamita' naturali che si abbattono sempre piu' spesso su territori gia' fragili rendono indispensabile trovare un equilibrio tra risorse e capacita' di produzione, da una parte, consumi e stile di vita dall'altra" ha detto Giorgio Napolitano, aprendo i lavori dell'assemblea generale annuale dell'Organizzazione mondiale degli agricoltori. "La conservazione delle risorse naturali, il patrimonio forestale, il nostro paesaggio agricolo, la capacita' di produzione della terra e degli oceani e' responsabilita' comune di tutti i paesi del mondo".
Tra i problemi cruciali , il Capo dello Stato ha indicato "l'accesso al mercato, la scarsita' delle risorse idriche, le innovazioni e tecniche agricole d'avanguardia e bio-sostenibili". Il Presidente ha indicato alcuni passaggi nodali che attendono la comunita' internazionale proprio sui temi dell'agricoltura e dell'ecologia. Tra queste, oltre all'assemblea di oggi, il vertice di Rio sullo sviluppo sostenibile, che si terra' tra due settimane e che "ci imporra' una seria riflessione sugli equilibri del pianeta dai quali dipende non soltanto il mondo in cui viviamo oggi ma soprattutto quello che lasceremo ai nostri figli". Una sfida vincente non solo per l'equilibrio del pianeta, ma anche per l'economia, perche' "l'agricoltura e' motore della crescita".
Per il Presidente Napolitano, infatti, "l'agricoltura e' un mestiere del futuro" ed e', insieme alla salvaguardia del territorio, un mestiere "per giovani". Proprio per questo "pur in presenza di un'obiettiva ristrettezza di risorse, non deve venir meno l'impegno, pubblico e privato, a favore dei gruppi piu' vulnerabili e delle popolazioni meno attrezzate a sostenere le sfide di un mondo globalizzato", ha sostenuto il Presidente dopo aver dedicato un passaggio del suo intervento all'importanza del sostegno agi agricoltori soprattutto nei paesi meno avanzati. Ma tutte queste, ha sottolineato Napolitano, sono sfide "che possono essere affrontate solo in stretta collaborazione tra Nazioni Unite, governi, settore privato". (AGI)