Dal Corrierre della Sera
N ell'immaginario comune il suo nome richiama raffinerie che lavorano il greggio, grandi cisterne, un marchio che partendo dalla Valle Scrivia ha invaso strade e autostrade italiane. Oggi è una realtà consolidata nel settore energetico, con profonde radici territoriali e grandi prospettive future. Tutto questo è Erg, azienda petrolifera con settant'anni di storia alle spalle e un presente industriale solido che non ha dimenticato il valore della cultura e il rapporto tra impresa e territorio, memoria e progetto sociale, economia e lavoro, che uniscono l'impresa industriale all' arte e al mondo delle conoscenze.Rispetto ad altre realtà storiche, di settori e comparti produttivi differenti, Erg ha deciso di entrare più tardi e con ca-ratteristiche originali nell'ambito della valorizzazione della cultura d'impresa. La Fondazione Edoardo Garrone, costituita a Genova da Erg Spa e San Quirico Spa la società holding delle famiglie Garrone e Mondini nasce, infatti, solo alla fine del 2004 e da allora opera in piena autonoma e con proposizioni e caratteristiche differenti dal semplice centro studi o archivio storico aziendale. Nella storica sede di Palazzo Ambrogio Di Negro in Banchi nel cuore dell'antica città portuale, Garrone definisce la fondazione come una nuova porta d'accesso al mondo della cultura e della società, e racconta come il suo atto costitutivo sia nato in famiglia: «Sono stati i miei figli – afferma il presidente – a sollecitarmi e poi convincermi che fosse il tempo d'intraprendere questa nuova sfida. Il progetto è maturato ed è stato realizzato grazie anche a un prestigioso comitato scientifico di altissima qualità e rappresentativo di molte discipline e saperi. Abbiamo fondato una realtà culturale autonoma dall'impresa ma che da essa trae ispirazione e metodo».In occasione delle celebrazioni del settantesimo la Fondazione ha promosso il primo studio scientifico sull'azienda, che ripercorre la storia dell'Erg come caso di studio della storia economica del Novecento italiano. Dal Petrolio all'energia: Erg 1938-2008 (Laterza), è un lavoro, condotto da studiosi d'impresa Alberto Clô ( Università di Bologna), Chiara Ottaviano (Politecnico di Torino) e Roberto Tolaini (Università di Genova), guidati da due storici dichiara fama, Paride Rugafiori e Ferdinando Fasce. La ricerca, accurata, ricostruisce ogni passo dell'impresa attraverso diversi archivi familiari e aziendali, i partner incontrati nel corso del tempo, testimonianze e lettere personali della famiglia Garrone.La parabola aziendale la storia di una famiglia che ama la sua terra, scrivono gli autori, è costantemente segnata da "primogeniture" – tecnologiche, commerciali, sindacali, socioterritoriali, finanziarie e di governance – tanto numerose da rendere Erg una realtà molto particolare. Dedicata alla memoria di Edoardo Garrone che,nel 1938, avviò l'attività industriale del gruppo, anche la missione della Fondazione è inedita nel panorama delle istituzioni del settore: essendo definita dai suoi promotori come una fondazione culturale operativa, che si inserisce nel panorama socio-culturale con l'intento di favorire la condivisione, la fruizione e la diffusione della cultura, dell'arte, della scienza e delle loro più efficaci forme di espressione.Nel corso dei primi tre anni di attività varie sono state le iniziative: conferenze politico- sociali, incontri aperti ad un pubblico numeroso e popolare come la rassegna "Le parole tra noi. Conversazioni sui libri della vita" di autori, attori e personaggi pubblici, esposizioni artistiche di qualità, molte delle quali realizzate in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino.Promotrice e sostenitrice di progetti culturali meritevoli di sostegno la Fondazione Garrone è soprattutto un luogo di dialogo, incontro e confronto culturale, in campo artistico e scientifico.Membro dell'European Foundation Centre, il sodalizio è aperto alla collaborazione con istituzioni locali, nazionali ed estere, e offre un contributo concreto di idee e di risorse a programmi di comunicazione culturale, di ricerca e divulgazione scientifica, di tutela e promozione del patrimonio artistico in aree dove la storia e la tradizione dell'azienda sono radicate.Particolare attenzione è dedicata alla formazione e ai giovani, affrontando con responsabilità i temi dello sviluppo, l'ambiente e l'integrazione sociale. Nel 2008 il budget della Fondazione è stato di 850mila euro utilizzati per finanziare progetti e attività operativa. Le risorse per il 2009 è presumibile possano crescere, per dare forza e linfa vitale ad una realtà viva che svolge un ruolo di animazione culturale e sociale di grande rilievo e alta qualità a favore del territorio.
Mps: Viola, servirebbe un investitore strategico
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"La mancanza di un investitore strategico - ha detto Fabrizio Viola -
rende difficile la condivisione di un percorso con un orizzonte piu'
lungo". L'ammi...
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