Ne beneficia l'Eni guidato da Paolo Scaroni.
Balzo in avanti ieri del prezzo del petrolio che a New York ha raggiunto i 54,5 dollari al barile, in aumento di 4,57 dollari rispetto alla chiusura di venerdì. Ma va ricordato che proprio venerdì il barile, nel corso della seduta, aveva toccato il minimo (48,25) dal maggio 2005. Comunque si tratta pur sempre di un passo in avanti piuttosto consistente in termini percentuali: +9,2%, il che vuol dire raggiungere il massimo delle ultime tre settimane. L'effetto del recupero del petrolio è stato immediato sui listini azionari per i titoli energetici. In Piazza Affari, per esempio, l'Eni ha guadagnato il 14,6%, Erg il 2,8 e Saras il 4,1%.A sostenere le quotazioni del petrolio anche l'avvicinarsi della riunione informale Opec di sabato che dovrebbe dare indicazioni sulla dimensione dei tagli alla produzione. Intanto è arrivata una nuova raffica di riduzioni dei prezzi dei carburanti sulla rete italiana. I listini delle principali compagnie segnavano ieri mattina ulteriori cali rispetto a venerdì scorso quando i prezzi avevano toccato i minimi degli ultimi tre anni.
Mps: Viola, servirebbe un investitore strategico
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"La mancanza di un investitore strategico - ha detto Fabrizio Viola -
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