Il piano di stimolo dell'economia lanciato dal Giappone, più ricco del previsto, e la buona performance delle Borse hanno generato fiducia sui mercati delle materie prime, alla vigilia della chiusura festiva per il Venerdì santo. L'effetto rialzista si è visto soprattutto sul petrolio, che in una sola seduta ha recuperato quasi il 6% (il Wti ha concluso a 52,24 $/barile), e sui metalli non ferrosi, tutti in forte progresso al London Metal Exchange. Il balzo più consistente l'ha fatto il piombo, che salendo del 5,2% si è portato ai massimi da ottobre. Record da 5 mesi anche per il rame, in rialzo di oltre il 3% anche grazie al nuovo calo di scorte. Hanno finito la seduta in terreno positivo anche la maggior parte delle commodities agricole. I rialzi sono stati moderati (inferiori all'1%) per caffè e cacao, mentre lo zucchero (grezzo e raffinato) ha guadagnato oltre il 2%. Al Cbot spicca il +3,9% del riso grezzo, spinto dalla previsione dell'Usda di consumi record negli Stati Uniti. I semi di soia, poco variati, si confermano ai massimi da 2 mesi, mentre frumento e mais hanno ceduto quasi il 2%. (da Il Sole 24 Ore)