Nei prossimi giorni il
vertice operativo dell'
Eni sarà a Madrid per negoziare l'acquisizione del 50% di
Union Fenosa Gas, la joint venture che il gruppo italiano detiene "fifty-fifty" con Union Fenosa.
Lo scrive il Sole 24 Ore, secondo il quale, e la stampa spagnola, è comunque difficile che la delegazione di San Donato riesca a chiudere l'operazione in tempi brevi.La situazione è complessa. Eni, infatti, secondo i patti parasociali siglati nel 2002 quando è nata la joint venture, può esercitare il diritto d'opzione sul 50% di Unione Fenosa, dato che l'azionariato del gruppo spagnolo (oggi controllato dalla Acs di Florentino Perez), a seguito della prossima fusione con la catalana Gas Natural, cambierà di assetto e controllo. A tutto questo si aggiungerebbero altri due problemi. Il primo è che Union Fenosa ha comunque il diritto di controrilanciare alla richiesta dell'Eni, con una offerta superiore del 20% a quella del gruppo italiano. Il secondo è che Gas Natural sarebbe intenzionato a tenersi ben stretta Union Fenosa Gas.Come a dire che il quadro è complicato e che un accordo non appare affatto in dirittura d'arrivo. Saranno a buon conto le banche incaricate del dossier a valutare la situazione e ad arrivare a una soluzione che vada bene ad entrambe le parti. Tanto più che la fusione di Gas Natural con Union Fenosa non dovrebbe andare in porto prima della primavera del prossimo anno.Sul fronte di Union Fenosa non è comunque tutto. Il gruppo, infatti, detiene una joint venture nel settore delle rinnovabili con l'Enel: anche questo accordo potrebbe essere soggetto a una revisione nei prossimi mesi se la società guidata da Fulvio Conti dovesse decidere di far valere i propri diritti.