Da MF
Gazprom riprenderà i rifornimenti di gas all'Europa. L'ordine è venuto ieri dal primo ministro russo, Vladimir Putin, dopo che lo stesso premier insieme alla collega ucraina, Yulia Tymoshenko, ha assistito alla firma dell'accordo decennale sul gas siglato da Alexei Miller in rappresentanza di Gazprom e Oleg Doubina per Naftogaz. La quadratura del cerchio è stata trovata con la concessione da parte dei russi di uno sconto del 20% sul prezzo di mercato del metano per il 2009 e, da parte di Kiev, del mantenimento del prezzo di transito invariato a 1,7 dollari per tutto l'anno in corso. Questo atto dovrebbe porre fine anche all'intervento dell'Europa nella crisi: «Non è necessario alcun sistema di monitoraggio, in quanto l'Ucraina riceverà il gas necessario», ha spiegato Putin, che ha anche ringraziato Tymoshenko per «essersi presa la responsabilità di decisioni importantissime, che hanno favorito l'uscita da un vicolo cieco». Tra le altre novità anche il fatto che nei rapporti negoziali tra i due Paesi non è più prevista la presenza della società mista russo-ucraina RosUkrErgo. Infine, sebbene i due premier non abbiano descritto nei particolari i termini dell'accordo, è possibile che tra gli elementi che hanno condotto alla firma ci sia anche la concessione di un prestito a Kiev da parte di Mosca. La Russia, ha detto Putin, «è pronta a sostenere l'Ucraina nella crisi finanziaria». A questo punto non dovrebbe più essere necessaria nemmeno la creazione del consorzio internazionale della cui formazione lo stesso Putin aveva incaricato l'italiana Eni.
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