I nuovi carburanti, articolo dell'Opinione
Il 20 ottobre prossimo si compirà un altro importante passo in avanti nel cammino verso la diffusione di una informazione chiara e oggettiva in materia di fonti rinnovabili, in modo particolare di carburanti e combustibili da fonti biologiche. Di tale argomento negli ultimi mesi si è fatto un gran parlare, soprattutto in coincidenza con il vertice della Fao tenutosi a Roma durante il mese di giugno. Che cosa ci possiamo aspettare dallo sviluppo di tali prodotti, una possibile soluzione al problema dell’approvvigionamento energetico o un incremento incontrollabile della fame nel mondo? La risposta, in un senso o nell’altro, a questa domanda produce conseguenze di rilevanza planetaria nel bene o nel male e, pertanto, giustamente si susseguono dibattiti e prese di posizione a livello internazionale da parte di autorità scientifiche e politiche, nonché del mondo industriale. Una cosa è certa: come tutti i beni economici, anche i biocarburanti sono soggetti alle spietate regole del mercato, trattandosi di prodotti che subiscono un rilevante accrescimento di valore durante il ciclo di trasformazione, in grado di far mutare un piccolo seme in energia. Ma se la realtà sta in questi termini, come può essere criticato un progetto destinato a contribuire a risolvere il problema energetico partendo da un prodotto agricolo, quindi, per sua stessa natura, completamente rinnovabile? Al pari di molti altri esempi in cui la società, di fronte ad una scelta criticabile dei metodi utilizzati per assicurare la soluzione di un problema, tende a ricomprendere nell’oggetto della critica la stessa soluzione che di per sé, invece, era ottimale, anche nel settore agroenergetico l’aspra critica nei confronti delle strategie seguite per garantire un adeguato approvvigionamento delle materie prime vegetali ai produttori di biocarburanti ha finito per coinvolgere la stessa proposta di soluzione, la bioenergia, unica vera alternativa, al momento, ai carburanti e ai combustibili fossili
Mps: Viola, servirebbe un investitore strategico
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"La mancanza di un investitore strategico - ha detto Fabrizio Viola -
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lungo". L'ammi...
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