Da La Stampa
Ecopiemonte non è solo uno slogan. La grande sfida dello sviluppo ecosostenibile comincia dal «Villaggio dell’energia» che da questa mattina a domenica apre sull’Allea di Viale Turati. Cinquecento metri quadrati di padiglioni allestiti dalla Regione per divulgare le politiche attivate a favore delle piccole e medie imprese e per la promozione di quelle iniziative finalizzate alla riduzione dei consumi energetici e lo sviluppo delle cosiddette «rinnovabili». Come dire: tutto quello che c’è da sapere in fatto di impianti alternativi di produzione e mezzi di trasporto puliti.La provincia di Novara, su questo fronte, non è seconda a nessuno. Si sono già cimentate aziende all’avanguardia nella realizzazione di impianti (Lago d’Orta), sono state avviate iniziative specifiche (a Oleggio) per lo sfruttamento del fotovoltaico. Ieri all’Associaizone Industriali si è tenuto il convegno «Uso razionale dell’energia e sfruttamento delle fonti rinnovabili: nuove leve competitive e nuovi business». Come dire: Novara c’è, e si fa sentire.Il Villaggio dell’energia della Regione non è solo una «showroom», ma un momento d’incontro per esplorare e sensibilizzare la gente. La Regione ha iniziato un viaggio nelle province piemontesi per diffondere il messaggio e le numerose opportunità. In testa alla sfida la presidente della Regione, Mercedes Bresso: «Penso che il Piemonte potrà raggiungere un futuro diverso prima che altrove, se sapremo pensarlo, progettarlo e costruirlo. Sarà importante che ciascuno di noi, con la dovuta lungimiranza, sappia investire in questo futuro».Il messaggio è più che mai attuale. Arriva proprio nel momento di attrito tra l’Italia e Bruxelles sul «pacchetto clima». «Il 2008 è pe ril Piemonte l’anno per l’energia - ricorda Bresso - attraverso u nfrote imepgno di risorse materiali e umane vogliamo avviare il processo per sviluppare energie rinnovabili e trasformare quelli che oggi sono i conti derivanti dall’importazione di petrolio e gas in risparmi e occasioni di sviluppo, crescita e creazione di posti di lavoro per il nostro territorio». Il Piemonte, insomma, tira dritto per la sua strada. L’obiettivo è di aumentare del 20% la produzione di energia da fonti rinnovabili e ridurre del 20% le emissioni di anidride carbonica e i consumi energetici regionali. Traguardi che l’Ue ha chiesto di raggiungere entro il 2020. Attualmente il Piemonte importa 9 miliardi di euro di fonti fossili (tutta l’Italia 70 miliardi) e l’89% per cento dell’energia che utilizza. Ed è anche la regione in Europa che ha impegnato, per lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili, la quota massima dei fondi, circa un quarto di quelli assegnati attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (270 milioni di euro complessivi).L’area espositiva ospita i gazebo di aziende, enti e associazioni che operano nel settore specifico, dell’innovazione tecnologica legata alla salvaguardia dell’ambiente e del risparmio energetico. Il padiglione ospita anche la mostra «Di che energia sei?», percorso guidato con pannelli esplicativi, video, simulazioni e postazioni interattive consentono al visitatore di scoprire a quale profilo energetico corrispondono le proprie abitudini e conoscenze sul tema.
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