Nuovo passo avanti per l'entrata in produzione del giacimento offshore di Goliat nel mare di Barents (Norvegia), per il quale si stima una capacità di 27,5 milioni di metri cubi di greggio e 3,1 miliardi di metri cubi di gas. L'Eni, guidata da
Paolo Scaroni, ha annunciato ieri di aver selezionato il progetto di unità di stoccaggio galleggiante della norvegese Sevan Marine. La fase di progettazione verrà completata nel corso del 2009. La piattaforma Sevan 1000 avrà un capacità produttiva di 100 mila barili al giorno di petrolio e 3,9 milioni di metri cubi di gas. La realizzazione dell'unità, che ancora non ha un contractor, avrà un costo tra 1 e 1,5 miliardi di dollari. Sevan Marine è ora in ottima posizione per essere incaricate di portare a termine i lavori di costruzione. La caduta del prezzo del greggio ha inasprito la competizione tra le compagnie che offrono servizi per lo sfruttamento petrolifero. Eni ha beneficiato di questa situazione spuntando un prezzo per il concept della piattaforma (16,5 milioni di euro) sensibilmente più basso di quello di qualche mese fa. La scelta del Sevan 1000 si spiega anche con gli alti standard di protezione ambientale garantiti da progetto. Il giacimento petrolifero norvegese potrebbe entrare in fase di produzione intorno al 2013. (Da Milano Finanza)