«I libici hanno fatto un’operazione sul mercato, hanno comprato azioni Eni sul mercato, non possiamo impedirlo». È quanto ha dichiarato Franco Frattini, ministro degli affari esteri, a margine di un convegno a Palazzo Mezzanotte, parlando dell’investimento e l’interesse dimostrato da parte dei fondi sovrani libici per la compagnia guidata da Paolo Scaroni. Alla domanda se i fondi abbiano già incrementato l’investimento sopra il 2% del capitale del colosso petrolifero italiano il ministro Frattini ha risposto «no non ancora». A fine 2008, da Tripoli erano arrivati evidenti segni di interesse per salire nel capitale di Eni almeno al 5%. Intanto, Eni ha scelto un battello della società Sevan Marine per la produzione e lo storage nel pozzo di Goliat in Norvegia. Il «Sevan 1000 vessel» avrà capacità di produzione di100.000 barili al giorno di petrolio e di 3,9 milioni di metri cubi di gas. Ieri, Eni ha chiuso a 16,62 euro (-0,12%).