Forse sì: è la capacità di affrontare i nuovi problemi uscendo da schemi consolidati che rischiano di essere riproposti come uniche soluzioni, innestando la dinamicità delle nuove generazioni e la loro sensibilità verso l'ambiente sulle esperienze pluridecennali che solo una grande società “storica e moderna” come l'Eni può mettere a disposizione.Facile a dirsi, ma non proprio così scontato quando i problemi da affrontare sono quelli strategici della fornitura di energia, che richiedono scelte responsabili anche per non pesare a lungo sul nostro futuro.Giovanni Milani, A.D. di EniPower, conosce le sfide del presente e i punti di forza della Società che guida.Proviene dal mondo dell'energia elettrica ed è entrato in EniPower, società del gruppo guidato da
Paolo Scaroni dedicata alla produzione di energia, nella primavera del 2008.Appartenere all'Eni è una base che offre grandi opportunità in termini di business e permette di ragionare in grande.EniPower è snella e dinamica (meno di seicento persone, e tutte molto motivate), giovane (l'età media dei dipendenti è la più bassa fra quelle di tutte le società dell'Eni), con obiettivi industriali chiari e precisi e soprattutto è dotata di un'organizzazione efficiente e ben radicata sul territorio.La società stessa è molto giovane: nasce, infatti, nel 1999 – con la liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica.Un piccolo gruppo di tecnici, con il preciso obiettivo di creare quel corretto mix di età e di esperienza che sarebbe stato in grado di ottimizzare l'ingresso dell'Eni nel mercato dell'energia elettrica.Coordinamento, mutualità, disponibilità ad affrontare una formazione continua e approfondita hanno fatto “crescere” rapidamente il personale.Non a caso le risorse umane sono da sempre uno dei principali punti di forza e un valore prioritario di EniPower.