L'Agenzia internazionale dell'Energia ha corretto nuovamente al ribasso le stime sui consumi di petrolio nel 2009, di circa un 1 mbg (milione di barili/giorno) che porta la domanda globale a 84,7 mbg. Non è la prima correzione: basti pensare che dal luglio scorso la valutazione si è ridotta di 3 mbg. E sembra di poter dire che non sarà l'ultima.Intanto i dati sulle scorte commerciali americane questa settimana sono confusi dai dati Api di martedì sera, che vedono un calo, mentre il Dipartimento dell'Energia, più credibilmente, segnalavano ieri una nuova crescita per il greggio (+4,7 milioni di barili) e una diminuzione per benzine (-2,6 milioni) e distillati (-1 milione di barili).Peggiora però, e sensibilmente, il consumo in Europa. Diminuisce la richiesta per autotrazione in Italia (secondo l'Unione Petrolifera dell'8,4% in gennaio rispetto al gennaio 2008), ma alcuni raffinatori segnalano per le benzine cali anche del 15% su base annua.La crisi del gas russo e la corsa allo stoccaggio avevano dato l'idea di un miglioramento sul mercato fisico, che in febbraio ha visto prezzi e differenziali in crescita:ancora ieri,la correzione dei listini iraniani per marzo, annunciati in aumento di 2 $/bbl per consegne in Europae in Estremo Oriente.
(dal Sole 24 Ore)