I rating delle maggiori società energetiche europee, tra le quali Eni, Total, Shell e British Petroleum, potrebbero trovarsi sotto pressione, con un possibile revisione al ribasso, se gli investimenti e i dividendi non saranno ridotti nel 2010. È quanto sostiene Standard&Poor's in report. L'agenzia di rating, pur sostenendo che si tratta di società molto solide e in cui ogni tipo di rischio finanziario è minimo, ha spiegato che la probabile riduzione dei flussi di cassa a causa della crisi globale, se accompagnata da flussi sostenuti di investimenti e dal mantenimento di cedole elevate (sul livello del 2009), potrebbe ridurre lo spazio di manovra delle società, il cui rating sarebbe così a rischio. Eni, in particolare, è il gruppo che tra i grandi del settore potrebbe soffrire maggiormente, visto che la società italiana ha l'indebitamento più elevato tra i grandi gruppi a causa soprattutto delle acquisizioni dell'ultimo biennio.
(Da Mf)