Saipem firma un nuovo contratto in Algeria da 1,8 miliardi di dollari (1,3 miliardi di euro) e consolida ulteriormente una presenza già rilevante nel paese.
La commessa, che porta gli ordini complessivi della società a quota 7,1 miliardi di euro, a fine anno il valore era di 5,8 miliardi, spinge oltre il 25% il peso del paese nordafricano nel portafoglio dell'azienda italiana.
L'accordo è stato siglato con la joint venture tra l'Eni di Paolo Scaroni e la compagnia petrolifera algerina Sonatrach e prevede un contratto del tipo chiavi in mano per la realizzazione di un impianto per il trattamento del gas proveniente dal giacimento Menzel Ledjmet East e dagli sviluppi futuri dei campi del Cafc (Central Area Field Complex).
L'intesa stabilisce che Saipem si occupi dell'ingegneria, dell'approvvigionamento di materiali e della costruzione di un centro di raccolta e trattamento del gas naturale con relative condotte di esportazione. La capacità produttiva sarà di 350 milioni di piedi cubi di gas al giornoe di 35mila barili al giorno di liquidi. L'impianto sarà realizzato nell'area del bacino di Berkine, circa 1000 chilometri a sudest di Algeri e la durata prevista dei lavori è di 36 mesi.Il contratto rende quindi ancora più rilevante l'importanza dell'Algeria all'interno del portafoglio ordini della Saipem che tra l'altro vanta ben 900 dipendenti in Algeria di cui 700 sono proprio algerini.
L'attivismodi Saipem nel Paese nordafricano non è certo casuale.Piuttosto risponde agli obiettivi di crescita dell'Algeria stessa. «Un Paese con il quale intratteniamo rapporti ottimi e che si è dato importanti target di sviluppo.
L'Algeria sta investendo molto e noi, in qualità di contrattista internazionale, cerchiamo di cogliere le migliori opportunità di un mercato in ascesa», ha spiegato a Il Sole 24 Ore il vice presidente e amministratore delegato di Saipem, Pietro Franco Tali. E in effetti l'Algeria ha annunciato un piano di investimenti da 60 miliardi di dollari (44 miliardi di euro) nei prossimi tre anni che ha come principale obiettivo quello di aumentare la produzione di gas in modo da soddisfare la crescente domanda interna e gli impegni di esportazione presi con i principali Paesi europei.
Di qui la decisione strategica di Saipem di tenere alto il livello di attenzione sull'Algeria.Peraltro, l'azienda italiana sta definendo con Sonatrach la costituzione di una joint venture nel campo ingegneristico. Questo per dar modo anche agli ingegneri locali di occuparsi in prima persona dei progetti di sviluppo del Paese. I rapporti consolidati Saipem con l'Algeria possono peraltro essere una conseguenza della relazione piuttosto stretta che l'intero gruppo Eni ha con il paese ormai da diversi anni. I primi contatti tra il cane a sei zampe e Sonatrach risalgono addirittura agli anni '70. Saipem, tra l'altro, proprio lo scorso anno ha consegnato Medgaz, ossia il gasdotto che collega l'Algeria con la Spagna e ha già avviato i lavori per la realizzazione di un impianto di liquefazione di gas ad Arzew. La commessa, che è stata vinta lo scorso luglio, ha un valore complessivo di 2,8 miliardi di euro e consentirà la produzione di 4,7 milioni di tonnellate di Gnl all'anno.Intanto, il titolo Saipem ha messo a segno un altro balzo chiudendo la seduta di ieri in guadagno del 3,3% a 13,77 euro.
(da Il sole 24 Ore)
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